I sistemi adoperati per il tatto sono di tipo elettrico, con interazione diretta sui nostri neuro recettori, alcuni sono composti da matrici di punti vibratili, altri usano leghe di titanio e nickel, che attraversato da correnti elettriche si contrae o si estende più o meno, piccoli display tattili formati da matrici di cilindretti, che trasmettono stimoli alle dita.
Per gli effetti cinestetici si usano tecnologie di tipo meccanico, idraulico o pneumatico, si usano anche le leghe a memoria di forma.
Per la restituzione delle temperature, sono usati dei sensori/attuatori chiamati termodi, che possono agire sia da recettori misurando la temperatura del corpo, sia da trasmettitori restituendo temperature misurate altrove, direttamente per via elettrica (in telepresenza) o attraverso unità di rielaborazione elettronica e connessioni seriali di rete, che ricevuti i dati di rilevazione in forma digitale, li trasmettono alla periferica dotata di termodi attivandone le temperature, in base ai dati ricevuti, sul soggetto ricevente.
Per quanto riguarda l'odorato, poiché la stimolazione avviene attraverso particelle di sostanze chimiche, ricreare odori a distanza, richiede che emittente e ricevente conservino presso di sé le sostanze stesse, in contenitori, che attraverso recettori termici, vengano emesse per riscaldamento.
Già da tempo in questo campo si lavora molto, e presto si potrebbero trovare nuove soluzioni al problema.
Esistono in sostanza diverse tecnologie, certamente ancora poco accettabili per il loro ingombro per il loro aspetto troppo meccanico, simile a protesi o esoscheletri e per i costi da prototipo, che ne limitano la diffusione.
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