La ricerca in rete è facilitata ampiamente dai motori di ricerca.
Essi sono programmi in grado di archiviare in database appositi una mole enorme d'informazioni sui vari siti, lo fanno per categoria e per frequenza d'accessi, aggiornando continuamente le loro informazioni, cosicché ad una vostra richiesta per categoria, è fornita la mappa aggiornata dei siti di quella categoria, secondo una graduatoria per frequenza d'accessi
Secondo un'indagine del Nec Research Institute of Princeton, solo un sesto di 800 milioni di pagine, in rete, sono oggi indicizzate dai motori di ricerca, ciò è causato dall'aumento esponenziale d'informazioni. Nel 1998, se ne potevano ancora indicizzare un terzo.
Vi sono estese raccolte di conoscenze, in forma testuale ed ipermediale, in divenire e parallelamente estesi database dinamici per la loro ricerca.
In rete, la conoscenza, la comunicazione, l'arte cambiano continuamente, si trasformano in eventi dinamici.
Lo spazio e il tempo si contraggono, la nostra stessa identità non è più la costante che ci accompagna dalla nascita, essa si muta in variabile.
La rete ci propone continue informazioni della più varia provenienza, spesso vere e a volte false, infatti, non sempre chi passa una comunicazione, dice il vero, esiste lo scherzo, l'ironia, la malizia e l'ignoranza, ognuno accede, ognuno lascia un segno in piena libertà.
Quale difesa da tutto ciò, se non una buona dose di senso critico e discrete conoscenze di base, sull'oggetto delle nostre ricerche.
Vi sarebbero anche altre soluzioni come suggerire un "filtro di veridicità" e "diffidenza sistematica", affidando tale funzione a figure di controllo, alcuni pensano ai giornalisti, professionisti della comunicazione, altri, in America in particolare tendono ad affidarsi a specifiche normative di controllo e limitazione, altri ancora formano delle reti minori con accesso riservato e privilegiato.
Io, che non amo le censure anche quelle a fin di bene, preferisco in ogni caso la prima soluzione.
Internet è un luogo delicato dove passa e passerà sempre di più la comunicazione globale, a tutti i livelli, può essere un territorio di libertà, in disordine e complessità, ma può diventare un territorio di pochi eletti, ordinato forse, ma con un enorme ritorno in termini di potere, un incubo per tutti gli esclusi.
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